Covid, l’Agenzia europea per i medicinali fa il punto sugli effetti collaterali del vaccino Johnson and Johnson e del vaccino AstraZeneca.
L’Ema rivede gli effetti collaterali del vaccino Johnson and Johnson e raccomanda di aggiornare il bugiardino per inserire la trombocitopenia immunitaria come reazione avversa. L’Agenzia europea inoltre raccomanda di inserire un’avvertenza su questo effetto collaterale che si ritiene collegato alla somministrazione del vaccino.
Cos’è la trombocitopenia immunitaria
La trombocitopenia immunitaria è una reazione del sistema immunitario che erroneamente attacca e distrugge le piastrine.
Non solo trombocitopenia immunitaria: per Johnson and Johnson segnalati anche acufeni e vertigini
Tra gli effetti collaterali del vaccino, l’Ema indica di aggiungere anche vertigini e acufeni, individuati come potenziali effetti collaterali. Gli acufeni sono disturbi all’orecchio. Si tratta di un fischio o di un rumore in una o in entrambe le orecchie.
Il rapporto rischi-benefici
L’Ema ribadisce che nonostante le nuove evidenze il rapporto rischi-benefici rimane invariato. La somministrazione del vaccino quindi procede normalmente alla luce del fatto che i benefici contro il Covid sono superiori ai rischi legati alla somministrazione del vaccino stesso.
AstraZeneca e la sindrome di Guillain-Barré
Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, l’Ema prosegue nell’attività di monitoraggio dei casi di sindrome di Guillain-Barré, un disturbo del sistema immunitario che consiste nell’infiammazione dei nervi. La sindrome può causare dolore e difficoltà motorie con problemi a camminare e nei casi più gravi può causare una paralisi. L’Agenzia europea ha chiesto ad AstraZeneca di fornire dati aggiuntivi. Anche per AstraZeneca si ritiene comunque che il rapporto rischi-benefici continui a pendere dalla parte dei benefici.
La somministrazione di una dose booster
Per quanto riguarda la somministrazione di una dose booster del vaccino, l’Ema ribadisce che al momento i dati non sono sufficienti per prendere una decisione. Il nodo è legato al fatto che al momento ancora non è chiara la durata dell’immunità garantita dalla vaccinazione.